Piuttosto che competere all'interno dei confini del settore attuale o provare a rubare clienti dai rivali (Bloody [Sanguinosa] o Strategia Red Ocean) W. Chan Kim e Renée Mauborgne hanno suggerito la Strategia Blu Ocean: spazio incontestato di sviluppo del mercato che rende la concorrenza irrilevante.
Secondo Kim e Mauborgne nel HBR dell'ottobre 2004, competendo in settori sovraccaricati non c'è nessun modo di sostenere rendimenti elevati. L'opportunità reale è: creare blue oceans di spazio incontestato di mercato. Gli oceani blu sono tutti i settori che oggi non esistono. Benché a volte si dia vita a un oceano blu allontanandosi molto dagli attuali confini del mercato noto, nella maggior parte dei casi ciò avviene partendo dagli oceani rossi e ridefinendo tali confini. Negli oceani blu la concorrenza è irrilevante perchè le regole del gioco sono tutte da inventare. Sopravvivere negli oceani rossi battendo i concorrenti resterà sempre un obiettivo imprescindibile per ogni azienda in quanto tali spazi di mercato manterranno la loro importanza, ma non è questo il terreno in cui si riesce a fare la differenza. L’imprenditore ha il dovere di generare valore attraverso la sua attività e per farlo deve dedicare il suo tempo alla ricerca degli oceani blu. Come? Facendo innovazione di valore con la blue Ocean Strategy.
Naturalmente la concorrenza è importante. Ma mettendo a fuoco sulla concorrenza e sul vantaggio competitivo, secondo Kim e Mauborgne, gli studiosi, le aziende ed i consulenti hanno ignorato due funzioni molto importanti di strategia:
- Trovare e sviluppare blue oceans
- Sfruttare e proteggere blue oceans.
Queste sfide sono molto differenti da quelle a cui gli strateghi hanno dedicato la maggior parte della loro attenzione. In blue oceans la domanda è creata, piuttosto che combatterci sopra. C'è un'ampia opportunità di sviluppo profittevole e veloce.
Certamente Kim e Mauborgne meritano degli accreditamenti per aver fatto il punto sul vantaggio competitivo ed anche per la loro splendida metafora sui due tipi di oceani.
Secondo Kim e Mauborgne nel HBR dell'ottobre 2004, competendo in settori sovraccaricati non c'è nessun modo di sostenere rendimenti elevati. L'opportunità reale è: creare blue oceans di spazio incontestato di mercato. Gli oceani blu sono tutti i settori che oggi non esistono. Benché a volte si dia vita a un oceano blu allontanandosi molto dagli attuali confini del mercato noto, nella maggior parte dei casi ciò avviene partendo dagli oceani rossi e ridefinendo tali confini. Negli oceani blu la concorrenza è irrilevante perchè le regole del gioco sono tutte da inventare. Sopravvivere negli oceani rossi battendo i concorrenti resterà sempre un obiettivo imprescindibile per ogni azienda in quanto tali spazi di mercato manterranno la loro importanza, ma non è questo il terreno in cui si riesce a fare la differenza. L’imprenditore ha il dovere di generare valore attraverso la sua attività e per farlo deve dedicare il suo tempo alla ricerca degli oceani blu. Come? Facendo innovazione di valore con la blue Ocean Strategy.
Naturalmente la concorrenza è importante. Ma mettendo a fuoco sulla concorrenza e sul vantaggio competitivo, secondo Kim e Mauborgne, gli studiosi, le aziende ed i consulenti hanno ignorato due funzioni molto importanti di strategia:
- Trovare e sviluppare blue oceans
- Sfruttare e proteggere blue oceans.
Queste sfide sono molto differenti da quelle a cui gli strateghi hanno dedicato la maggior parte della loro attenzione. In blue oceans la domanda è creata, piuttosto che combatterci sopra. C'è un'ampia opportunità di sviluppo profittevole e veloce.
Certamente Kim e Mauborgne meritano degli accreditamenti per aver fatto il punto sul vantaggio competitivo ed anche per la loro splendida metafora sui due tipi di oceani.
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